"La lozana andaluza" e le sue traduzioni italiane

  • Carla Perugini Università di Salerno

Resumo

Il traduttore di un’opera letteraria sembra doversi sempre giustificare rispetto al suo compito. In realtà egli è un coautore, che, come suggerisce Antoine Berman, si offre all’accoglienza dell’altro, dell’estraneo, del diverso, in onore alla fedeltà verso il testo di partenza senza lasciarsi deviare da facili concessioni al pubblico. Rinunciando al primato della comunicazione, come era già stato nei voti di Benjamin, fa sì che il lettore sia educato alla stranezza o anche all’oscurità del testo. La traduzione di un’opera “strana” e fuori dai canoni, come La Lozana andaluza, è stata una sfida all’intraducibilità di un sistema linguistico e semantico polisemico. Nell’articolo si analizzano le varie traduzioni italiane a partire dai primi del Novecento fino ai nostri giorni.

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Publicado
2012-06-10
Como Citar
Perugini C. (2012). "La lozana andaluza" e le sue traduzioni italiane. Estudios de Traducción, 2, 87-99. https://doi.org/10.5209/rev_ESTR.2012.v2.38980
Secção
Artículos