"La lozana andaluza" e le sue traduzioni italiane
Resum
Il traduttore di un’opera letteraria sembra doversi sempre giustificare rispetto al suo compito. In realtà egli è un coautore, che, come suggerisce Antoine Berman, si offre all’accoglienza dell’altro, dell’estraneo, del diverso, in onore alla fedeltà verso il testo di partenza senza lasciarsi deviare da facili concessioni al pubblico. Rinunciando al primato della comunicazione, come era già stato nei voti di Benjamin, fa sì che il lettore sia educato alla stranezza o anche all’oscurità del testo. La traduzione di un’opera “strana” e fuori dai canoni, come La Lozana andaluza, è stata una sfida all’intraducibilità di un sistema linguistico e semantico polisemico. Nell’articolo si analizzano le varie traduzioni italiane a partire dai primi del Novecento fino ai nostri giorni.Descàrregues
##submission.format##
Llicència
La revista Estudios de Traducción, para fomentar el intercambio global del conocimiento, facilita el acceso sin restricciones a sus contenidos desde el momento de su publicación en la presente edición electrónica, y por eso es una revista de acceso abierto. Los originales publicados en esta revista son propiedad de la Universidad Complutense de Madrid y es obligatorio citar su procedencia en cualquier reproducción total o parcial. Todos los contenidos se distribuyen bajo una licencia de uso y distribución Creative Commons Reconocimiento 4.0 (CC BY 4.0). Esta circunstancia ha de hacerse constar expresamente de esta forma cuando sea necesario. Puede consultar la versión informativa y el texto legal de la licencia.