Problemi di apprendimento di tre perifrasi fra spagnolo e italiano. Osservazioni acquisizionali e proposte pedagogiche
Abstract
Il contributo prende in considerazione alcuni problemi acquisizionali particolarmente ostici e persistenti nel processo di apprendimento dell’italiano da parte di discenti ispanofoni. Sono noti, in letteratura, i fenomeni di transfer additivo e persistente di strutture perifrastiche spagnole non presenti in italiano. È il caso di andare e venire + gerundio, strutture “gemelle” di ir e venir + gerundio: contemplate e frequenti, in spagnolo, in contesti diafasici anche bassi e trascurati, tali perifrasi, in italiano standard e neo standard, hanno perso molto “spazio” d’uso, e sono oggi relegate a varietà diafasiche molto alte della lingua. Per estar + gerundio e stare + gerundio – la terza coppia di perifrasi considerate in questo studio –, notiamo invece, in italiano, severe restrizioni aspettuali: estar + gerundio esprime sia l’aspetto progressivo che quello continuativo, mentre stare + gerundio si è specializzata solo nell’aspetto progressivo. Ne conseguono fenomeni di transfer spagnoloàitaliano tipici, ben rintracciabili in realizzazioni come *sono stato lavorando tutta la notte. L’interpretazione psicolinguistica di tali problemi acquisizionali è basata sulla difficoltà di individuazione delle prove che possano permettere la ristrutturazione dell’interlingua: in questi tre casi sono prove negative indirette, ovvero la non apparenza delle strutture in determinati contesti o incongruenza con determinati valori aspettuali. Per lenire i problemi di transfer additivo delle tre perifrasi, in questo lavoro, dopo aver approfondito gli aspetti psicolinguistici di cui sopra, considereremo se e come le grammatiche pedagogiche di italiano per stranieri – in particolar modo ispanofoni – trattano queste discrepanze fra le due lingue. Proporremo infine alcuni accorgimenti pedagogici che possono essere utili per aiutare i discenti ispanofoni ad analizzare correttamente l’input italiano, così da lenire l’interferenza negativa fra le due lingue.
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