La polemica sulla nobiltà nell’Italia del Quattrocento
Resumen
Nel 1440 Poggio Bracciolini scrive e diffonde il suo De nobilitate, nel quale sostiene che la vera nobiltà deriva esclusivamente dalla virtù e non dall’antichità della stirpe e dalla ricchezza; inoltre critica duramente le aristocrazie effettive delle città italiane e dei popoli stranieri, salvando la sola Firenze. Da tutta Italia arrivano molte dure e risentite repliche, che danno vita a una polemica di grande rilievo politico e sociale. Leonardo da Chio (genovese), Lauro Quirini e Paolo Morosini (veneziani), Jacopo di Porcìa (friulano) e Tristano Caracciolo (napoletano), pur senza negare l’importanza della virtù, sostengono tutti la nobiltà di sangue e ricchezze e difendono dalle accuse di Poggio le aristocrazie delle proprie città. Alla fine del secolo Antonio De Ferrariis (pugliese) sostiene nuovamente l’idea della nobiltà conseguita soltanto per virtù.Descargas
Descarga artículo
Licencia
La revista Cuadernos de Filología Clásica. Estudios Latinos, para fomentar el intercambio global del conocimiento, facilita el acceso sin restricciones a sus contenidos desde el momento de su publicación en la presente edición electrónica, y por eso es una revista de acceso abierto. Los originales publicados en esta revista son propiedad de la Universidad Complutense de Madrid y es obligatorio citar su procedencia en cualquier reproducción total o parcial. Todos los contenidos se distribuyen bajo una licencia de uso y distribución Creative Commons Reconocimiento 4.0 (CC BY 4.0). Esta circunstancia ha de hacerse constar expresamente de esta forma cuando sea necesario. Puede consultar la versión informativa y el texto legal de la licencia.