Il ruolo delle donne nella letteratura veneziana degli anni Trenta del Cinquecento

Abstract

La letteratura veneziana degli anni Trenta del Cinquecento è caratterizzata da una volontà di reazione nei confronti della tradizione letteraria precedente. Gli effetti delle guerre d’Italia e la conseguente discesa di Carlo V comportò profondi cambiamenti politici e culturali e ad una decadenza del sistema dei corti. Autori come Aretino, Speroni e Piccolomini furono tra i primi a cogliere questi mutamenti, scrivendo opere che polemizzano nei confronti di testi ambientati a corte come gli Asolani di Bembo e il Cortegiano di Castiglione. Un aspetto che accomuna questa produzione letteraria è rappresentato dal ruolo preminente che viene affidato ai personaggi femminili. Nei Ragionamenti di Aretino, nella Raffaella di Piccolomini e nel Dialogo d’amore di Speroni, le donne diventano lo strumento principale per esprimere opinioni nuove e polemiche nei confronti delle ipocrisie e delle idealizzazioni del mondo della corte. Nel presente articolo, si evidenzieranno gli aspetti più importanti di queste opere, mostrando come la scelta di personaggi femminili non risponda ad una semplice moda letteraria ma derivi piuttosto da ragioni ideologiche.

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Pubblicato
2023-12-21
Come citare
Giardina M. y Boubara A. (2023). Il ruolo delle donne nella letteratura veneziana degli anni Trenta del Cinquecento. Ingenium. Revista Electrónica de Pensamiento Moderno y Metodología en Historia de las Ideas, 17, 5-12. https://doi.org/10.5209/inge.88836
Fascicolo
Sezione
Artículos