Mosè typus papae nel decreto Moyses vir Dei (1439)

I parte: La questione del papa eretico.

  • Ludovico Battista
Parole chiave: Conciliarismo, Concilio di Basilea, Papa eretico, Eugenio IV, Zabarella, Ockham.

Abstract

Con la bolla Moyses vir Dei, che usava l’esempio della rivolta sediziosa dei leviti Core, Datan e Abiron contro Mosè e Aronne per denunciare l’errore eretico e scismatico del concilio di Basilea, Eugenio IV sferrava un violento attacco contro la tradizione conciliarista che aveva trovato espressione nei decreti di Basilea, in particolare ribaltandone uno degli argomenti chiave: la clausola della deponibilità del papa per eresia, attraverso il quale i padri conciliari, sin da Zabarella a Pisa, avevano affermato la superiorità del concilio sul pontefice. Attraverso un percorso diacronico che da Ockham, passando per Zabarella, D’Ailly e Gerson, arriva sino a Ragusa e Segovia, viene così restituita l’importanza del problema del papa eretico e dell’ermeneutica della Causa XXIV, Quaestio I, C. Didicimus, per la giustificazione delle pretese conciliari prima di Pisa, poi di Costanza e infine di Basilea.

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Pubblicato
2023-10-11
Come citare
Battista, Ludovico. 2023. «Mosè typus papae nel decreto Moyses vir Dei (1439) : I parte: La questione del papa eretico. ». De Medio Aevo 12, nº 2:: 217-41. https://doi.org/10.5209/dmae.90604