Tra antico e contemporaneo: la simbologia paleocristiana e medievale alla base della progettazione architettonica di alcuni edifici di culto a Roma
Abstract
Le ultime grandi trasformazioni subite dalla città di Roma hanno visto il profondo mutamento del paesaggio urbano che ha abbandonato l’aspetto rurale per accogliere, in particolar modo nelle aree denominate in passato “borgate”, la tipologia edilizia della palazzina. Nell’ambito di questo procedimento, vengono introdotte le parrocchie le cui caratteristiche architettoniche e artistiche si rifanno, in molti casi, all’antichità paleocristiana e medievale. Attraverso l’esame di sei casi esemplari collocati nei quartieri Prati, Aurelio, Corviale, Parioli e Trieste si vogliono sottolineare innovazioni contemporanee e riprese in chiave passata, aprendo una breve parentesi sui principi introdotti dal Concilio Vaticano ii, nonché dalla Nota CEI del 18 febbraio 1993. La semplicità dei materiali e dell’aula di culto si alterna così alla costante simbologia che getta le proprie radici all’interno di quel substrato, soprattutto iconografico, presente nelle catacombe e nelle prime chiese cristiane di Roma.