Simmetrie metriche: due sonetti siciliani a confronto

  • Laura Facini
Parole chiave: Scuola Siciliana, sonetto, endecasillabo, poesia lirica

Abstract

L’intervento analizza dal punto di vista metrico-stilistico una coppia di sonetti composti da due rimatori della Scuola Siciliana: Giacomo da Lentini (1.35: Diamante, né smiraldo, né zafino) e Mazzeo di Ricco (19.7: Chi conoscesse sì la sua falanza). Lo studio intende offrire uno sguardo dettagliato sulla scrittura lirica degli autori della Magna Curia in relazione all’inedita forma metrica del sonetto: nello specifico, sulle pratiche compositive peculiari dei due poeti indagati, convergenti o in opposizione tra loro, e, più in generale, sulle costanti sistemiche della versificazione assunta dalla cerchia siciliana.

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Pubblicato
2016-10-26
Come citare
Facini L. (2016). Simmetrie metriche: due sonetti siciliani a confronto. Cuadernos de Filología Italiana, 23, 175-192. https://doi.org/10.5209/CFIT.54009
Sezione
Studi letterari e culturali