Trasfigurare il mondo con la fantasia. Tracce fantastiche nella narrativa breve di Elsa Morante e Anna Maria Ortese

  • Silvia Zangrandi Università IULM – Milano
Parole chiave: Morante, Ortese, racconti, visionarietà, scrittura.

Abstract

Lo studio accosta la prima produzione di Elsa Morante, rappresentata dalla narrativa breve, alla narrativa breve di Anna Maria Ortese. Diverse sono le ragioni per le quali Morante e Ortese possono essere accostate: i contenuti dei loro racconti nutrono i romanzi, i racconti giovanili di Morante possono infatti essere considerati precursori della produzione che seguirà; nella produzione di Ortese molte situazioni e diversi personaggi si riversano dalla produzione breve nei romanzi. Entrambe si caratterizzano per la loro visionarietà e i loro racconti si pongono fuori dal reale per occuparsi del reale; all’interno di storie ambientate in luoghi reali che sfumano in atmosfere senza luogo e senza tempo si svolgono le vicende da loro narrate: lo sforzo di entrambe è di avallare l’immaginario, di trovare un equilibrio tra realtà e finzione. L’affetto e la premura verso gli umili e gli indifesi, siano essi esseri umani o animali, e i riferimenti al mondo animale sono presenti sempre nei loro scritti. Entrambe sono autodidatte e amano rimarcare questa loro atipicità, alla quale si aggiungono le difficoltà che tutte le donne incontrano nell’affermarsi nel mondo. Infine, per Morante e Ortese la scrittura è considerata una pratica di conoscenza di sé e del mondo ed è l’occasione per perlustrare il proprio itinerario interiore.

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Pubblicato
2015-03-25
Come citare
Zangrandi S. (2015). Trasfigurare il mondo con la fantasia. Tracce fantastiche nella narrativa breve di Elsa Morante e Anna Maria Ortese. Cuadernos de Filología Italiana, 21(Especial), 215-232. https://doi.org/10.5209/rev_CFIT.2014.v21.48735