Mi godo la vita a Venezia: una ricerca tra gondolieri e studenti su alcune particelle.

  • Martha Guzmán Riverón Universität Wien

Résumé

Le lingue romanze e alcune lingue non romanze utilizzano i cosiddetti pronomi riflessivi in contesti in cui non si intende esprimere la riflessività in senso stretto. Esempi sono “Mi studio l'intera lezione” o “Mi mangio un panino”. A questi usi si è dato, tra gli altri, il nome di pseudoreflessivi (Oesterreicher 1993). Il loro uso può variare non solo da una lingua all'altra, ma anche da una varietà regionale della stessa lingua all’altra. Il presente contributo propone un approccio all’argomento in italiano dal punto di vista del parlante. Il nostro obiettivo in questo lavoro è quello di studiare la possibile variazione sincronica nell’uso/non uso delle PAR di una serie di verbi per quanto concerne sia i diversi gruppi di parlanti sia i vari fattori come la semantica del verbo o aspetti come le forme e i tempi verbali, le persone, i tipi e le forme di CD. Per questo approccio ci siamo basati su un’indagine condotta nel 2023 a Venezia con studenti e gondolieri. I risultati della ricerca vengono valutati e servono come base per una riflessione sulla possibile funzione della particella riflessiva in questi contesti, nonché per un confronto dell’italiano con altre lingue romanze come il francese e lo spagnolo dal punto di vista della semantica dei verbi utilizzati.

Parole chiave: pseudoreflessività, pronomi riflessivi, interfaccia riflessività-semantica, italiano a Venezia.

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Publiée
2024-11-11
Comment citer
Guzmán Riverón M. (2024). Mi godo la vita a Venezia: una ricerca tra gondolieri e studenti su alcune particelle . Cuadernos de Filología Italiana, 31, 181-194. https://doi.org/10.5209/cfit.92784