Segnali discorsivi in italiano. Funzioni e posizioni

  • Iolanda Alfano Università degli Studi di Salerno
  • Loredana Schettino Università degli Studi di Napoli Federico II

Résumé

In questo contributo si esaminano le posizioni occupate dai segnali discorsivi rispetto alle funzioni che svolgono, prendendo in esame un corpus di testi orali e un corpus di testi scritti prodotti nell’ambito dei beni culturali. Le unità considerate per esaminare la posizione sono state determinate seguendo criteri intonativi e criteri sintattici. La distribuzione delle posizioni è stata poi analizzata rispetto alle funzioni, con lo scopo di determinare eventuali correlazioni o preferenze. Dai risultati emerge un quadro complesso, nel quale si confermano alcune preferenze tra funzioni e posizioni già indicate in letteratura, ma soprattutto si evince che la presunta generale preferenza per le periferie non è, nel corpus considerato, affatto confermata. Confrontando i nostri dati con studi precedenti su altri tipi di parlato, possiamo concludere che il carattere di monologicità vs. dialogicità è un parametro determinante nella configurazione del rapporto tra funzioni e posizioni dei segnali discorsivi. Per quanto riguarda le cooccorrenze di più segnali, i nostri dati indicano che le combinazioni di segnali che svolgono funzioni diverse (cumuli) si collocano prevalentemente in posizione iniziale e in posizione indipendente più frequentemente rispetto a quelle che svolgono la stessa funzione che si ripete (catene), che invece tendono a collocarsi in posizione intraclausale.

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Publiée
2023-11-13
Comment citer
Alfano I. y Schettino L. . (2023). Segnali discorsivi in italiano. Funzioni e posizioni . Cuadernos de Filología Italiana, 30, 207-227. https://doi.org/10.5209/cfit.84010