Tra modalità e categorizzazione indessicale: il caso di sapiddu e chi sacciu

  • Maria Cristina Lo Baido Università degli Studi di Cagliari
Parole chiave: siciliano, modalità epistemica, intensificazione, categorizzazione indessicale

Abstract

In questo contributo si descrivono i diversi impieghi delle strategie sapiddu e chi sacciu in siciliano contemporaneo. Sapiddu (letteralmente ‘sa lui/egli’, con valore ‘forse’, ‘chissà’) esprime modulazione dell’impegno epistemico, intensificazione e significati valutativi sulla base del riferimento - in forma routinizzata - a un individuo di terza persona non specific(at)o (iddu, ‘lui’). In particolare, si ipotizza che in alcuni contesti sapiddu si comporti come un amalgama sintattico all’interno di specifiche distribuzioni. In tali contesti sintattici la strategia assume la funzione (principale) di intensificazione (o enfasi). In questo lavoro si focalizza poi l’attenzione sulla strategia chi sacciu (letteralmente ‘che so?’, con valore ‘non so’, ‘per esempio’), che - sebbene originatasi dallo stesso verbo ‘sapere’ - è invece costruzione spesso impiegata per esprimere la funzione di categorizzazione mediante esemplificazione. Il marcatore chi sacciu viene infatti impiegato come mezzo che introduce uno o più esempi contestualmente rilevanti al fine di costruire categorie di livello astratto. Ciò avviene attraverso meccanismi di analogia e astrazione a partire dagli esemplari enunciati. Il marcatore può altresì fungere da strategia di modulazione dell’impegno epistemico del parlante. Si ragiona in ultimo sul percorso di sviluppo di tali funzioni variamente connesse con il dominio della modalità epistemica e della valutazione.

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Pubblicato
2023-11-13
Come citare
Lo Baido M. C. (2023). Tra modalità e categorizzazione indessicale: il caso di sapiddu e chi sacciu. Cuadernos de Filología Italiana, 30, 135-161. https://doi.org/10.5209/cfit.83770