”Eh ciò, Sergio el xe stà anca sfortunà”
Il segnale discorsivo ciò in dialetto trevigiano e nell’italiano regionale parlato in provincia di Treviso: una rassegna di alcuni suoi usi nel parlato spontaneo.
Abstract
Basato sui principi teorici e metodologici dell’analisi della conversazione, questo studio descrive gli usi in interazione di ciò ([ʧɔ]), un segnale discorsivo presente in diverse varietà italo-romanze ancora ampiamente diffuse in Veneto, ma frequente anche nell’italiano regionale parlato in quest’area. I dati provengono da telefonate informali e da conversazioni in famiglia, in italiano e in dialetto trevigiano ([trevi'zaŋ]). I risultati preliminari mostrano che ciò (dalla forma imperativa del verbo veneto ciór / tór / tòr ([ʧor] / [tor] / [tɔr], ‘prendere’) è usato principalmente all’inizio del turno di parola, spesso preceduto da altre particelle. Tuttavia ciò si trova spesso all’interno e, in un numero limitato di casi, anche alla fine del turno. Dal punto di vista sequenziale, nei nostri dati la presenza di ciò è riscontrabile in maniera pressoché esclusiva in turni di risposta. Questo studio dimostra che un approccio metodologico di tipo analitico conversazionale può dare un utile contributo alla comprensione non solo di strutture e fenomeni caratteristici del parlato ma anche delle complesse relazioni esistenti tra varietà linguistiche diverse in Italia.
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