Le "Regole grammaticali" di Giovan Francesco Fortunio e le grammatiche bilingui italiano-spagnolo nel Cinquecento.

  • Benedict Buono Uniiversidade de Santiago de Compostela
Parole chiave: Grammatiche bilingui italiano-spagnolo, Giovan Francesco Fortunio, grammatica italiana cinquecentesca, storia della lingua italiana.

Abstract

Qual è stato l’influsso esercitato dalle Regole grammaticali della lingua volgare di G. F. Fortunio nella Spagna del Cinquecento? Per rispondere a questa domanda si è proceduto ad analizzare tre grammatiche bilingui italiano-spagnolo, diverse per impostazione didattica e pubblico a cui erano rivolte, il Paragone della lingua toscana e castigliana di G. M. Alessandri d’Urbino (1560), le Osservationi della lingua castigliana di G. Miranda (1566) e l’Arte muy curiosa di F. Trenado de Ayllón (1590), per determinarne il modello ortografico e morfologico, stabilendone l’eventuale affinità con le Regole del Fortunio e o con le Prose del Bembo. Pur ascrivendosi a un modello di stampo letterario di ispirazione bembiana, ne emerge un’immagine in cui l’eredità del Fortunio a livello ortografico e morfologico dimostra di essere ancora ben presente e viva.

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Biografia autore

Benedict Buono, Uniiversidade de Santiago de Compostela

Departamento de Filoloxía Clásica, Francesa e Italiana.

Profesor Titular de Universidad

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Pubblicato
2017-09-18
Come citare
Buono B. (2017). Le "Regole grammaticali" di Giovan Francesco Fortunio e le grammatiche bilingui italiano-spagnolo nel Cinquecento. Cuadernos de Filología Italiana, 24, 59-73. https://doi.org/10.5209/CFIT.55636