Fichte, Kant e l’orientarsi nel pensare

  • Federico Ferraguto Pontificia Universidade Catolica do Paranà (Brasil)

Resumo

L’articolo si occupa della ricezione fichtiana del saggio di Kant Was heißt: Sich im Denken zu orientiren?, che Fichte impiega in diverse fasi del suo pensiero per mettere in luce la specificità della sua Wissenschaftslehre rispetto al criticismo kantiano o per individuare i malintesi che hanno portato alla sua interpretazione psicologistica (Fries) e realistica (Bardili). L’articolo discute la natura dell’oggettività delle rappresentazioni che possono essere costruite dal punto di vista trascendentale, su cui Fichte riflette nella Wissenschaftslehre nova methodo (§ 2); la possibilità di derivare un oggetto reale dalla logica pura, tema delle ultime lezioni della Transzendentale Logik II (§ 3) e la diversa costituzione dell’oggetto che può essere configurato dal punto di vista trascendentale proposta nelle Einleitungsvorlesungen in die Wissenschaftlehre 1813 (§ 4).

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Publicado
2016-10-20
Como Citar
Ferraguto F. (2016). Fichte, Kant e l’orientarsi nel pensare. Revista de Filosofía , 41(2), 267-285. https://doi.org/10.5209/RESF.53954
Seção
Artículos