Fichte, Kant e l’orientarsi nel pensare
Résumé
L’articolo si occupa della ricezione fichtiana del saggio di Kant Was heißt: Sich im Denken zu orientiren?, che Fichte impiega in diverse fasi del suo pensiero per mettere in luce la specificità della sua Wissenschaftslehre rispetto al criticismo kantiano o per individuare i malintesi che hanno portato alla sua interpretazione psicologistica (Fries) e realistica (Bardili). L’articolo discute la natura dell’oggettività delle rappresentazioni che possono essere costruite dal punto di vista trascendentale, su cui Fichte riflette nella Wissenschaftslehre nova methodo (§ 2); la possibilità di derivare un oggetto reale dalla logica pura, tema delle ultime lezioni della Transzendentale Logik II (§ 3) e la diversa costituzione dell’oggetto che può essere configurato dal punto di vista trascendentale proposta nelle Einleitungsvorlesungen in die Wissenschaftlehre 1813 (§ 4).Téléchargements
##submission.format##
Licence
La Revista de Filosofía, para fomentar el intercambio global del conocimiento, facilita el acceso sin restricciones a sus contenidos desde el momento de su publicación en la presente edición electrónica, y por eso es una revista de acceso abierto. Los originales publicados en esta revista son propiedad de la Universidad Complutense de Madrid y es obligatorio citar su procedencia en cualquier reproducción total o parcial. Todos los contenidos se distribuyen bajo una licencia de uso y distribución Creative Commons Reconocimiento 4.0 (CC BY 4.0). Esta circunstancia ha de hacerse constar expresamente de esta forma cuando sea necesario. Puede consultar la versión informativa y el texto legal de la licencia.