Praecones fuori dall’Urbe: prospettive sociali ed economiche
Résumé
La dottrina romanistica definisce il banditore d’asta (praeco) come un mero portavoce. Tuttavia, le fonti letterarie ed epigrafiche tratteggiano un ritratto più sfaccettato di questa professione. Il presente contributo esplora il contesto socioeconomico dei banditori d’asta in epoca romana, con particolare attenzione alle fonti epigrafiche di praecones fuori da Roma, rinvenute in Italia e spesso poco considerate negli studi. Da quest’analisi emerge che i praecones furono membri prominenti di varie associazioni, in cui probabilmente ricoprirono ruoli con compiti specifici. La loro connessione a personaggi influenti della società romana e mercanti implicati nel commercio di diversi articoli (schiavi, vino, pigmenti…) è un dato significativo per comprendere le realtà economiche dell’Italia romana. Il contributo restituisce un’immagine più ricca e articolata di questa professione, lontana dalla tradizionale e semplicistica idea di essere stata degradante.
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