Se l'antimafia è donna. Il potere della parola feminile nell'affermazione di una cultura della legalità

  • Irene Strazzeri Università degli Studi di Foggia (IT)
Parole chiave: Genere, racconto, anti-mafia, cultura della legalità

Abstract

La presenteindagine si propone di dimostrare quanto l’antimafia sia intessuta di soggettività politiche femminili e quanto l’esperienza femminile, maturata in seno ad associazioni, che fin dagli inizi hanno interpretato e combattuto le mafie adottando un’ottica antigiustizialista, improntata all’antimafia sociale e culturale, abbia ridisegnato con linguaggi creativi un nuovo immaginario dell’antimafia. Ciò è possibile coltivando la passione per la ricerca e la pratica di un sapere altro: quello di genere. I testi e le ricerche utilizzati in questo articolo provengono in gran parte dagli studi di genere e dalla cultura femminista, che ha modificato lo sguardo sulle tante battaglie per affermare la cultura della legalità.

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Pubblicato
2016-09-22
Come citare
Strazzeri I. (2016). Se l’antimafia è donna. Il potere della parola feminile nell’affermazione di una cultura della legalità. Nómadas. Critical Journal of Social and Juridical Sciences, 49, 167-174. https://doi.org/10.5209/NOMA.53540