L’empirismo di Kant: illusione, menzogna e biasimo

  • Mariannina Failla Università Roma 3
Palabras clave: parvenza, illusione, menzogna, biasimo, sensibile/intelligibile

Resumen

Il saggio intende mettere a fuoco il concetto di empirismo kantiano intendendolo come mediazione di finito e infinito. Si analizzano, pertanto, le affinità di Kant con la fenomenologia analitica di Lambert e le giovanili critiche hegeliane alla filosofia kantiana per poi occuparsi dell’illusione e della menzogna. Esse vengono interpretare come due figure differenziate dell’empirismo kantiano: con la prima si mettono al centro gli studi antropologici e il tema dell’integrazione sociale; con la seconda si affronta il problema della disgregazione sociale, la sua condanna morale e in ultimo, ma non da ultimo, la capacità di mettere in relazione il mondo sensibile con il principio intelligibile della libertà, tramite la nozione di origine lockiana del “biasimo”.

Biografía del autor/a

Mariannina Failla, Università Roma 3

Professore associato in Storia della filosofia - Dipartimento di Filosofia, Comunicazione, Spettacolo – Università degli Studi di Roma3

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Publicado
2016-06-13
Cómo citar
Failla M. (2016). L’empirismo di Kant: illusione, menzogna e biasimo. Con-Textos Kantianos. International Journal of Philosophy, 3, 55-80. https://revistas.ucm.es/index.php/KANT/article/view/89939
Sección
Artículos