Ossimoro e poesia: un percorso attraverso Montale, Caproni, Giudici e Zanzotto*
Abstract
Questo lavoro mira a individuare attraverso la lingua di quattro nomi centrali della poesia del Novecento (Montale, Caproni, Giudici, Zanzotto), considerandone in particolare le raccolte degli anni Sessanta e Settanta, un percorso di significato che si articola in due direzioni contrapposte a partire dal campo semantico tutto/nulla. Accanto ai casi di ossimoro vero e proprio, vengono valutati i casi di antitesi negata, quasi annientata, nullificata anche grazie alla disposizione dei lessemi nell’orditura metrica dei versi che interagisce dinamicamente con il livello semantico e con il livello retorico del testo.Downloads
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