Elias Canetti e il fondamento vuoto del diritto
Abstract
Cercare di evidenziare la riflessione giuridica di uno scrittore come Elias Canetti può inizialmente suscitare delle perplessità: sia a coloro i quali diffidano della relazione tra letteratura e diritto, sia a coloro che ritengono che il contributo accademico di Canetti sia esiguo o confinato ad una analisi psico-sociologica della massa e del potere. Tuttavia, nonostante Canetti parli effettivamente di rado di diritto e lo faccia coincidere quasi tacitamente con il potere, a nostro avviso è possibile dimostrare come il concetto di Legge, per quanto in penombra, permei l'intera narrazione canettiana e costituisca la chiave di volta per far reggere e interpretare tutta l'architettura del suo pensiero. In effetti, la passione smisurata di Canetti per Kafka, lo porta ad ereditare la sua visione del potere e del diritto, ma anche ad approfondirla.Downloads
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