La fabbrica del tempo: strutture della temporalità in "Aracoeli"

  • Giuseppe Stellardi St Hugh’s College, Oxford University

Resumen

Aracoeli, ultima, enigmatica opera di Elsa Morante e libro di straordinaria complessità (che non è certo possibile districare da una sola prospettiva), presenta elementi di estremo interesse nell'ottica di un esame dei modi della temporalità nel contesto della scrittura. Questo contributo analizza il tema del tempo nel romanzo morantiano, collegando diversi orizzonti. In primo luogo si presterà attenzione alle coordinate temporali della narrazione, che si distribuiscono sostanzialmente su tre livelli distinti: eventi descritti al presente e in prima persona dal protagonista, con una co-implicazione di dimensioni diverse (vita privata, avvenimenti storici esterni); flash-back nel passato, inclusa la storia famigliare precedente la nascita del narratore; e un terzo tempo, quello immaginario del dialogo e dell'incontro finale con la madre morta. Successivamente si esploreranno le due dimensioni principali rispetto alle quali si struttura questo come qualunque altro testo letterario: quella della cronopoiesi (i vari modi in cui il testo gestisce e crea prospettive temporali ad esso interne) e quella dell'esotemporalità (l'inevitabile dipendenza del testo da un tempo - e da un contesto - che gli sono invece fondamentalmente esterni ed estranei, essendo legati all'atto e al momento futuro della lettura). Si può perciò concludere che Aracoeli funziona (anche) molto bene come paradigma del rapporto fra letteratura e temporalità.

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Publicado
2015-03-25
Cómo citar
Stellardi G. (2015). La fabbrica del tempo: strutture della temporalità in "Aracoeli". Cuadernos de Filología Italiana, 21(Especial), 185-200. https://doi.org/10.5209/rev_CFIT.2014.v21.48733